“Beato Toniolo. Le Vie dei Santi”: un cammino tra fede e territorio

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Un progetto innovativo di cultura e turismo religioso

Il Progetto dal titolo “Beato Toniolo. Le vie dei Santi: un cammino tra fede e territorio” nasce all’insegna dell’accoglienza e intende promuovere, attraverso un percorso ben preciso, la ricchezza di storia, arte e spiritualità di cui questo territorio è scrigno.

Il percorso proposto, bene illustrato nella relativa cartina a colori, intende far riscoprire le numerose figure di santità diocesane e i luoghi ad esse collegati per nascita, operato o semplicemente per pertinenza geografica che rappresentano eccellenze del patrimonio architettonico e storico-artistico locale. Nell’itinerario, santi e luoghi si legano e si richiamano tra loro come le perle di una collana. Perno intorno a cui ruota l’iniziativa è la personalità del “nostro” Giuseppe Toniolo; è stata proprio la sua beatificazione, avvenuta a Roma il 29 aprile 2012, il motivo d’avvio di questa iniziativa di valorizzazione.

Ma cosa è avvenuto e che cosa ha ispirato la nascita del progetto “Beato Toniolo. Le vie dei Santi”?

A Pieve di Soligo ci siamo accorti con grande piacere che la figura dell’insigne docente, economista e sociologo cattolico era capace di attrarre numerose visite sulla sua tomba in Duomo da parte di delegazioni, gruppi, comitive da varie parti d’Italia, a cominciare dal nostro Triveneto e dalle realtà associative collegate in primis all’Azione Cattolica. Gli stessi pellegrini esprimevano interesse e favore per la conoscenza del Beato e dei suoi ambienti pievigini, ma anche di altri elementi di attrazione importanti dal punto di vista ecclesiale, culturale e sociale apprezzati sul territorio.

Perché dunque non pensare all’ideazione di un progetto di comunicazione, valorizzazione, promozione stabile e duratura della figura del Toniolo, nella sua laicità cristiana e straordinaria attualità di pensiero, ben conosciuta e stimata a livello nazionale ed internazionale? E come inserire tutto questo nell’ambito di una comunità diocesana assolutamente ricca di luoghi, esempi e figure di profonda spiritualità e cultura, in un’ottica innovativa di turismo religioso?

In verità, il Comitato diocesano per la santificazione di Giuseppe Toniolo aveva già deliberato l’impegno alla realizzazione di materiale informativo e promozionale sul Beato trevigiano, proprio per corrispondere alla nuova fase di interesse e di presenza di visitatori: nella primavera 2013 il via libera alla nuova iniziativa è stato unanime e convinto nella seduta plenaria dell’organismo.

A questo punto, si è provveduto a specificare le linee operative del progetto di comunicazione, a definire al meglio gli obiettivi, a ricercare i testimonial-sponsors di matrice cooperativa per garantirne la sostenibilità in termini di risorse (Banca Prealpi, Latteria di Soligo, Insieme Si Può – Fondazione Ispirazione), a trovare le professionalità adeguate per la realizzazione, a verificare anche le possibili partnerships istituzionali, visto che la giunta regionale aveva nel frattempo provveduto a deliberare strategie e risorse per favorire percorsi ed obiettivi di turismo religioso in Veneto.

È nato così il Progetto “Beato Toniolo. Le vie dei Santi. Un cammino tra fede e territorio”, ricco di significati attraverso genti e comunità di lunga e feconda tradizione cristiana, un percorso che conduce a luoghi e tesori preziosi di spiritualità e devozione, a simboli autentici di arte, bellezza e cultura espresse dal dono di un diffuso sentimento popolare.
È partita la comunicazione con il sito www.beatotoniolo.it e la stampa di una prima edizione di opuscoli e mappe; l’iniziativa, attraverso l’impegno diretto e in prima persona del Vicario generale, mons. Martino Zagonel, è stata sposata poi dalla diocesi.
A fine settembre 2013 avviene il debutto sui media diocesani e nazionali, e a seguire gli attestati di stima e apprezzamento da tante parti, grazie anche al risalto che convegni e stampa associativa nazionale dell’Azione Cattolica Italiana riservano all’iniziativa.

Il progetto decolla, si destano curiosità e interesse di soggetti privati ed enti pubblici, si concretizza con successo la proposta di un corso di formazione per operatori culturali e future guide ai luoghi dell’itinerario diocesano – svoltosi da inizio marzo a fine maggio 2014, con lezioni e visite ai siti – grazie alla sinergia con l’ufficio Arte Sacra della Curia vittoriese, e al coinvolgente entusiasmo di una sessantina di partecipanti molto motivati e impegnati per la nuova opportunità di conoscenza e valorizzazione della storia religiosa del nostro territorio.

Ancora, si consolidano relazioni istituzionali con il Consorzio di promozione turistica Marca Treviso, coordinatore dei progetti di turismo religioso in Veneto, e con i competenti uffici della direzione turistica integrata della Regione Veneto. Si abbinano il simbolo e la progettualità di “Beato Toniolo. Le vie dei Santi” a incontri pubblici importanti e partecipati sul pensiero del grande economista e sociologo cattolico, come quello svoltosi a Pieve di Soligo il 7 febbraio scorso per iniziativa della Fai Cisl e della Fisba-Fat Fondazione. E si richiamano la novità e le opportunità dello stesso percorso in occasione di convegni e assemblee particolarmente significativi come quelli svoltisi in due momenti successivi a Trento, e quindi a Vittorio Veneto, promossi dall’Azione Cattolica delle due diocesi.

Inoltre, si gettano le basi per la creazione di un “Premio Giuseppe Toniolo”, che valorizzi nell’attualità il pensiero e l’azione dell’illustre docente e allo stesso Beato faccia corrispondere stabilmente il riferimento della realtà di Pieve e della diocesi.

Infine, la presentazione proprio nella nostra diocesi il 7 ottobre scorso del nuovo “brand” del turismo religioso in Veneto, “Across Veneto”, nella storica e splendida sala del Maggior Consiglio presso il Palazzo della Comunità di Ceneda, oggi Museo della Battaglia che si affaccia, con la Cattedrale e il Seminario Vescovile, su piazza Giovanni Paolo I, a Vittorio Veneto – dopo vari momenti estivi di intensa collaborazione con le persone incaricate del progetto a livello regionale – è stato un riconoscimento davvero importante alla nostra esperienza innovativa, ora inserita a pieno titolo in un circuito di promozione di grande respiro e interesse.

È un fervore di idee e di opere, che attinge alla ricchezza del nostro patrimonio di fede e di cultura, di arte e di bellezza. È una risposta moderna e concreta, cooperativa e solidale, ispirata al cuore del Vangelo, al valore essenziale del territorio e delle persone e ad un grande protagonista del cattolicesimo sociale italiano, una impresa comune che può diventare in prospettiva risorsa importante per l’oggi e il futuro della nostra comunità diocesana.

 Marco Zabotti
(novembre 2014)