La famiglia come Chiesa domestica

E’ nella relazione con Dio e nello speciale rapporto di amore con la moglie Maria Schiratti che Giuseppe Toniolo costruisce in modo esemplare il suo percorso personale di vita, di fede e di educatore.

Egli attraversa il tempo con la sua affettuosa e solerte attenzione nella vita familiare, offrendo un modello di Chiesa domestica da riscoprire e valorizzare come fondamento per la costruzione di una società più umana e più giusta. Innanzitutto, il primato di Dio e del suo Vangelo è un richiamo sempre presente nella sua vita, proiettata sin dai tempi della sua giovinezza a vivere l’autentica “santità laicale”. E l’incontro con Maria Schiratti pone le basi per la creazione di una famiglia di forti valori cristiani, dove non contano i successi e le ricchezze, ma tutto è permeato dall’amore di Dio, anche e soprattutto nei momenti di prova e di dolore che accompagnano la vicenda terrena di casa Toniolo.

L’amore profondo e sincero dei due sposi, la loro speciale sensibilità educativa, il clima di benevolenza e di carità operosa che si respira tra le mura domestiche e si irradia all’esterno, lo spirito di preghiera e digratitudine al buon Dio per i doni ricevuti in ogni momento dell’esistenza: così le cronache ricordano le opere e i giorni della famiglia Toniolo, con la benedizione serale dei figli da parte dei genitori e con il canto del “Te Deum” e del “Magnificat” nelle vicende dolorose dell’esistenza, in segno di filiale e docile accoglienza della volontà di Dio.

“Il Beato Toniolo, laico cristiano autentico e in questo senso esemplare – ha affermato il Vescovo di Vittorio Veneto, Corrado Pizziolo, nella prima memoria liturgica nel Duomo di Pieve il 4 settembre 2012 – visse il suo matrimonio e la sua esperienza familiare come un “mutuum auditorium” (un reciproco aiuto) in cui uomo e donna sono, vicendevolmente, capaci di donarsi il meglio di sè, in una reciprocità che fa crescere entrambi”.

È uno stile educativo che segnerà sempre il rapporto tra papà Giuseppe e i figli – come ci confermano le stesse testimonianze epistolari – e che il docente pisano mette in pratica ogni giorno con i suoi allievi all’Università, raccogliendo la stima e l’ammirazione degli studenti per la sua competenza e serietà ma anche per la disponibilità all’ascolto e al dialogo, spesso al di fuori dell’Università e persino a casa Toniolo dopo le lezioni in ateneo.

Ecco il modello antico e sempre nuovo di una famiglia unita nella fede e nell’amore, un messaggio estremamente attuale e moderno e ben presente negli stessi orientamenti pastorali della Chiesa italiana.

Esso ha forti connotazioni e legami con una riflessione che investe oggi sempre più la società civile e sollecita un concreto investimento di progetti, strategie e risorse da parte della comunità politica e delle istituzioni. La famiglia protagonista, oggi, più che mai, per tracciare le nuove vie dell’evangelizzazione e ridare senso al primato della persona, al dono della fecondità della coppia e del futuro dei figli, alla solidarietà tra le generazioni, alla sussidiarietà autentica in un quadro di vera coesione sociale.