29 aprile 2013 Giuseppe Toniolo Beato. Un anno dopo.

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Convegno a Pieve di Soligo con Savino Pezzotta a un anno dalla beatificazione
Toniolo, l’esempio e la “speranza creativa” per le sfide dei tempi nuovi

“Bisogna comprendere il grandissimo cambiamento in atto, affrontare le emergenze antropologica, economica e sociale, vivere e governare la globalizzazione, riaffermare la signoria dell’uomo sul tempo del lavoro e della produzione”. Con queste indicazioni di fondo l’ex segretario generale della Cisl, Savino Pezzotta, ha concluso il convegno organizzato a Pieve di Soligo nel giorno del primo anniversario della beatificazione di Giuseppe Toniolo, dal titolo “Ripartire insieme. Un tempo nuovo per l’economia e la società”. Nella prima parte del suo intervento Pezzotta ha messo in luce la straordinaria capacità del Beato Toniolo di cogliere il senso profondo della trasformazione in corso nella società della sua epoca, nella quale erano presenti tante situazioni di ingiustizia, spiegando come “sulla base di un pensiero teoricamente e scientificamente fondato, egli abbia elaborato proposte e modelli di organizzazione sociale orientati a ripristinare la dignità delle persone al lavoro: sindacati, cooperative, credito, istituzione”. Proprio il grande sociologo cattolico fu il massimo interprete del “movimento riformatore di ispirazione cristiana che a quel tempo faceva centro sulla persona, sulle sue capacità, su elementi di sussidiarietà, di mutualità e di solidarietà per realizzare un disegno ordinato e non conflittuale di bene comune, oltre il liberismo senza regole o la concentrazione statalista”. E lo stesso Pezzotta ha poi posto in rilievo gli elementi portanti della grande trasformazione in atto nel tempo attuale della crisi, nel quale sono cambiati radicalmente la politica, la geografia economica e il progresso scientifico. Nascono pertanto sfide inedite, da affrontare attraverso “un nuovo modello economico ispirato a sobrietà, sviluppo sostenibile, rispetto del creato, cultura del dono e della prossimità, relazioni umane autentiche”. E’ l’obiettivo in sintesi di una nuova visione sociale da costruire insieme, ognuno per la propria parte, facendo valere gli elementi collaborativi proprio in linea con l’insegnamento del Toniolo, il suo pensiero, la sua azione, la sua “speranza creativa”. Lo hanno confermato gli altri relatori della serata all’auditorium comunale “Battistella Moccia” di Pieve, che ha visto presente un pubblico numeroso, interessato e partecipe al dibattito: Lorenzo Brugnera, presidente della Latteria di Soligo, Enrico Spina, presidente provinciale Confcooperative Treviso, Alessandro Vardanega, presidente Unindustria Treviso, e Giuseppe Maset, presidente del Rotary Club Conegliano – Vittorio Veneto che ha promosso l’incontro pubblico insieme al comitato diocesano per la canonizzazione di Giuseppe Toniolo.
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