Santo laico
al servizio della Chiesa e della società.

Giuseppe Toniolo è uomo di profonda spiritualità cristiana, coltiva il senso dell’ obbedienza alla Gerarchia e dell’autentica comunione ecclesiale, sente in verità e libertà il richiamo dei grandi insegnamenti evangelici e la genuina vocazione a mettere la propria persona al servizio della missione di evangelizzazione e di santificazione della Chiesa universale.

Offre se stesso per il bene della comunità cristiana, consiglia i Pontefici per le loro encicliche, intesse fraterni rapporti di amicizia con Vescovi, sacerdoti e laici, anticipa e sviluppa i grandi temi della dottrina sociale della Chiesa, promuove le Settimane Sociali, guida la fase di rinascita dell’Azione Cattolica con la presidenza dell’Unione Popolare, media costantemente tra le opposte sensibilità ecclesiali del suo tempo perché si possano sempre realizzare il bene e l’amore nella verità e nella concordia.

E’ uomo di comunione autentica, propria dei cristiani laici che dedicano le loro migliori energie per servire la Chiesa e il Paese con rettitudine, competenza, dedizione e generosità verso tutti. Questa attitudine allo spirito di unità e di condivisione è vissuto anche nella sofferenza, nella fatica, nel dolore patito per talune incomprensioni all’interno delle dinamiche ecclesiali, nella riaffermazione coraggiosa delle sue idee in ambienti ostili, nella disponibilità a servire con rigore e costante umiltà la causa del Vangelo laddove era richiesto il suo contributo di cultura e competenza.

Ritrovare il Toniolo e riscoprire oggi il suo modello di santità laicale, anche in riferimento ad un esempio di vita cristiana spesa al servizio della comunità ecclesiale, significa evidenziare il tema della “speranza creativa” che accetta sino in fondo le sfide del proprio tempo. Questa laicità cristiana è permeata di Dio ma ben viva nella storia, è di comunione, comunicativa, virtuosa, apprezza e considera le altre vocazioni nella Chiesa secondo lo stile del “gareggiare nello stimarsi a vicenda”, dà e chiede amore per tutti e ciascuno.

“Senza la figura di Giuseppe Toniolo sarebbe impossibile comprendere la storia del cattolicesimo sociale e politico in Italia – ha scritto l’arcivescovo Domenico Sorrentino, postulatore della causa di beatificazione e grande studioso del docente trevigiano.

Fu un vero “stratega” della comunione ecclesiale e dell’impegno nella società. Il futuro impegno di Sturzo, De Gasperi ed altri gli è debitore.

Il segreto della sua vita: una intensa spiritualità, da vero laico santo. Lasciò un segno che non si poteva dimenticare. Il resto è storia di oggi e auspicio per il futuro”.